Quando a finire nella rete della Magistratura sono i mafiosi, quasi non fa più notizia. Nella terra di Gomorra nessuno più si scandalizza. Grazie al “racconto” dei collaboratori di Giustizia sono migliaia i criminali assicurati alla Giustizia e miliardi di euro che sono diventati patrimonio dello Stato. Servono, sono utili e ben vengano nuove collaborazioni. Se non fosse stato per i collaboratori di giustizia quante persone l’avrebbero fatta franca. Tantissimi. Anche tanti errori, omissioni, silenzi inappropriati, verbali ancora desecretati. Non è tutto oro quello che luccica sicuramente, ma ad oggi la nostra terra è più libera di prima anche e soprattutto grazie al fenomeno del pentitismo. Chi fa la scelta di “collaborare” e lo fa seriamente aiuta la Giustizia. Continua la lettura di Quando la politica va a braccetto con la mafia casalese
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Nicola Cosentino resta in carcere e intanto aveva le chiavi della Reggia di Caserta
Nick o’merican, al secolo Nicola Cosentino, che era potente davvero lo sanno anche le pietre, ma che un Prefetto della Repubblica dia al casalese le chiavi di un ingresso laterale della Reggia di Caserta dimostra la sua ferocia (le chiavi furono consegnate quando Cosentino era sottosegretario e quindi in un periodo successivo all’epoca del presunto incontro in prefettura – dichiara il legale Stefano Montone – nda). I Cosentinos nelle pubbliche amministrazioni si sono rivelati molto abili ed astuti, dai prefetti ai funzionari regionali e comunali, tutti indiscriminatamente al loro servizio. Oggi arriva la stangata pre-pasquale, il Riesame ha confermato la custodia in carcere per l’ex sottosegretario Cosentino, accusato di estorsione e illecita concorrenza aggravata dal metodo mafioso nell’ambito dell’inchiesta su un presunto monopolio nella distribuzione dei carburanti nel Casertano. Il provvedimento è stato depositato nel pomeriggio.
Una curiosità dell’udienza di ieri al Tribunale del Riesame a Napoli chiamato a decidere sulla richiesta di scarcerazione: non c’erano abbastanza agenti di Polizia penitenziaria e l’ex deputato Cosentino non poteva sedere al fianco dei propri avvocati, è rimasto nell’area delimitata dalle sbarre. I legali dell’ex parlamentare avevano chiesto che all’ imputato fosse concesso di sedere accanto a loro per esaminare i nuovi atti depositati dai pm Antonello Ardituro e Fabrizio Vanorio. Continua la lettura di Nicola Cosentino resta in carcere e intanto aveva le chiavi della Reggia di Caserta