Una rondine non fa primavera, recita un vecchio adagio. Dipende dalla rondine, aggiungerei. Campania felix trasformata in un paese abitato da diavoli. Una terra fertile, rigogliosa, ricca di bellezze artistiche e naturali ridotta a brandelli. È questa oggi la terra del famigerato clan dei casalesi. Sete di potere, comando, piombo, sangue, cemento, movimento terra, appalti. Di chi è la colpa? Certamente chi aveva gli strumenti per contrastare il Male si è rivelato un dilettante, probabilmente è stato complice, chiuso nel suo sibillino silenzio. Al massimo è restato a guardare uno spettacolo macabro e ha consentito tutto questo. Con il soporifero assenso di un popolo colluso e corrotto, tranne pochissime e rare eccezioni. È normale chiedersi come sia stato possibile che un uomo resta latitante per più di quindici anni. Restando vivo e vegeto nel suo paesello di origine, controllando tutto, avendo sempre l’ultima parola. Girando indisturbato, accompagnato dai fidi uomini, con la sola paura di perdere il controllo dei suoi affari. Continua la lettura di Michele Zagaria e fiction nella terra abitata da diavoli