Da Terra di Lavoro e Campania Felix a Terra dei Fuochi. “La Campania potrebbe essere un perfetto studio di campo per un programma di ricerca biomonitoraggio”, spiega a Nature (prestigiosa rivista scientifica americana – nda) Gennaro Ciliberto, direttore scientifico del Instituto dei Tumori “Pascale” di Napoli. Ai cittadini campani un triste destino, cavie del “sistema”. Veleni interrati, traffici illeciti, poteri forti e criminalità organizzata al servizio dell’industria, politica collusa e corrotta. Tumori e patologie cancerose in aumento fattoriale, un popolo, quello campano, inerme, vittima del silenzio di Stato: l’articolo di Nature è categorico, nulla di nuovo sotto questo cielo direbbe qualche rivoluzionario del passato, eppure fino a due anni fa la stampa italiana e i funzionari statali addetti hanno taciuto, per quiesto vivere, per ritorsione, per incompetenza e soprattutto per corruzione e collusione. Bonifiche è il termine che è sulla bocca di tutti, il vero “affare” di tutta la faccenda Terra dei Fuochi. Forse sarà la stessa criminalità organizzata a gestire il fiume di danaro pubblico in arrivo e previsto. Dallo Stato centrale solo proclami e qualche timida presa di posizione, passarelle mediatiche che gettano solo fango su una popolazione vittima e stanca di lottare contro i mulini a vento. Screening di massa, analisi a tappeto, il fantomatico registro dei tumori, tutto ciò, al momento, solo una chimera, promesse da marinaio. Sarà lo stile di vita, il fumo e le malattie del benessere a provocare un innalzamento delle patologie tumorali, nessuno lo mette in dubbio. La Terra dei fuochi come Salonicco, un progetto di ricerca finanziato dall’Unione Europea combinerà analisi periodiche degli inquinanti atmosferici con analisi di urine e del sangue di un gruppo di persone per determinare quantitativamente come i loro profili di espressione genica, proteine e metaboliti cambiano come risultato di inquinanti entrare i loro corpi.