Le elezioni regionali sono alla porta. C’è tanto fermento in Città e nell’Agro. I social stanno impazzendo tra conferme, smentite e abbandoni. I ristoranti e le bettole ogni sera ospitano cene tra amici, sodali, compagni di avventure e disavventure. I partiti e movimenti civici ormai sulla scena più delle compagini old style sono in fermento. Qualche nato con la camicia cerca la riconferma, ma dipende. Dipende dalla Magistratura ma soprattutto dagli schieramenti in campo. Quello che resta del centrosinistra, del centrodestra e dei movimenti sono solo morti e feriti o ancora qualcuno che è in coma. Continua la lettura di Regionali in campania, la scure delle infiltrazioni mafiose
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L’Agro aversano, da califfato cosentiniano a roccaforte grillina
La devastazione del territorio dell’Agro aversano ha precise responsabilità. È inutile girarci attorno. È dall’Unità d’Italia che Terra di Lavoro prima e poi la provincia di Caserta è stata il feudo del più becero conservatorismo e opportunismo. Per antonomasia Ministeriale, poi nazionalista, poi fascista, poi democristiana. Poi arrivò la colonizzazione dei barbari scesi dal profondo nord: d’un tratto è stata per 20 anni la provincia più berlusconiana d’Italia. Dal candore della Balena bianca all’azzurro made in Casal di Principe. Un branco di pecoroni fondamentalmente. Tranne qualche lustro successivo a Tangentopoli quando le bande armate democristiane dovettero battere la ritirata per questioni di manette, l’Agro aversano è stato sempre il feudo di qualche signorotto locale che ne ha determinato le sorti politico-amministrative. Continua la lettura di L’Agro aversano, da califfato cosentiniano a roccaforte grillina
Aversa in Parlamento, pochi fatti e tante ombre
Il 4 marzo prossimo i cittadini italiani sono chiamati a votare per rinnovare i due rami del Parlamento. Chi si candiderà a rappresentare le istanze dei cittadini della martoriata terra di Gomorra? Boh! Circolano dei nomi di possibili papabili, ma al momento tanto caos e soprattutto tante chiacchiere da bar sport. La Città di Aversa che dal ’46, tranne rarissime occasioni, è stata sempre rappresentata da parlamentari nati e cresciuti nella città millenaria fondata dai normanni, rischia questa volta di rimanere senza rappresentanza. Campanilismo? Provincialismo? Aversa e l’intero Agro aversano erano il fiore all’occhiello della provincia di Terra di Lavoro. Nel bene e nel male. Il primo deputato di camorra definito tale nell’aula della Camera dei Deputati è stato un aversano, don Peppuccio Romano. Continua la lettura di Aversa in Parlamento, pochi fatti e tante ombre
Renato Natale smentisce il Premier Matteo Renzi, io sindaco di chi vuole cambiare
“Siamo felici di tutti i comuni vinti. Ma c’è Casal di Principe: prendere il comune di don Peppe Diana contro la camorra, sui valori, è il segno che è una splendida giornata, è straordinario”. Qualcuno delle alte sfere del Partito Democratico stamattina ben conscio di potersi giocare la vittoria di domenica scorsa ai tavoli romani aveva suggerito al Segretario-Premier Matteo Renzi di giocarsi questa partita durante una riunione di partito all’Hotel Ergife di Roma. Ha sbagliato a fare i conti, in serata lo stesso neo sindaco casalese ha smentito il/la millantatore/trice: “non sono il sindaco del Pd, del centro-sinistra o di qualsiasi altro schieramento politico, ma il sindaco di tutti i cittadini di Casal di Principe che hanno deciso di voltare pagina”. Lo ha dichiarato Renato Natale, neo primo cittadino del paese di cui sono originari i boss dei Casalesi, commentando le dichiarazioni rilasciate dal Premier Matteo Renzi nel corso dell’assemblea nazionale del Pd a proposito della vittoria alle amministrative in particolare nella cittadina del Casertano. Natale, ex Pci e Pd, e’ stato eletto a Casal di Principe grazie al sostegno di due liste civiche. Continua la lettura di Renato Natale smentisce il Premier Matteo Renzi, io sindaco di chi vuole cambiare
Tentata concussione, arrestato il Presidente del Consiglio regionale campano Paolo Romano
Il presidente del Consiglio regionale della Campania Paolo Romano è stato arrestato dai finanzieri del Comando provinciale di Caserta. Nei suoi confronti è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, richiesta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Paolo Romano, esponente del Nuovo Centrodestra, è candidato per la lista Ncd-Udc alle elezioni europee di domenica 25 maggio nella circoscrizione Italia meridionale. I fatti che hanno portato all’esecuzione, nei suoi confronti, di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari riguarderebbero una tentata concussione al direttore generale dell’Asl di Caserta, Paolo Menduni. Un “accordo politico” che prevedeva la spartizione di incarichi apicali nella pubblica amministrazione regionale. A questo avrebbe fatto riferimento Paolo Romano, presidente del Consiglio regionale della Campania, nei suoi incontri con il direttore generale dell’Asl Caserta Paolo Menduni al fine di costringerlo a nominare persone di sua fiducia quali direttore sanitario e direttore amministrativo dell’ente, nonché al vertice del Distretto sanitario di Capua. Romano, scrive il procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere Corrado Lembo, “ha per lungo tempo abusato della sua qualità pubblica” e avrebbe “contattato in diverse occasioni Menduni, minacciando gravi conseguenze qualora non avesse assecondato la sua volontà, quali ispezioni e controlli amministrativi presso l’ente pubblico”. Continua la lettura di Tentata concussione, arrestato il Presidente del Consiglio regionale campano Paolo Romano