“Dopo le condanne inflitte serve piu’ che mai innalzare la guardia perche’ maggiori sono i rischi derivanti dalla sfida lanciata allo Stato dai Casalesi, il piu’ potente clan della camorra”. Cosi’ tuonava Lorenzo Diana, 64 anni e fama di politico anti camorra costruita in tanti anni di Parlamento e di battaglie in Terra di Lavoro, all’indomani della sentenza del processo Spartacus (giugno 2008). Componente della commissione Antimafia, premio Borsellino, membro di diverse associazioni coinvolte nell’anti racket (su tutte la fondazione Caponnetto), tra i pochi, pochissimi politici citati da Roberto Saviano nel suo best seller “Gomorra” come un eroe della lotta alle mafie. Un cursus honorum di paladino dell’anti camorra di tutto rispetto, quello di Lorenzo Diana, che fa a pugni con l’ accusa piovutagli sul capo di concorso esterno in associazione mafiosa, per la quale risulta indagato nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Napoli sugli appalti della Cpl Concordia per la metanizzazione nel Casertano che ha portato a sei arresti. Accuse gravi, sostenute in virtu’ di quel ruolo di “facilitatore della realizzazione delle opere nel Bacino Campania 30” che secondo i pm avrebbe svolto nella consapevolezza che gli appalti avrebbero favorito alcune imprese in odore di camorra, e tanto piu’ infamanti per chi come lui da sempre e’ in prima linea quando in gioco c’e’ la legalita’. Continua la lettura di La parabola di Lorenzo Diana, da eroe anticamorra a indagato