Nel casertano agricoltori in trincea, ci dicano che fare

Non sono ancora stati ultimati i lavori dei tecnici comunali per l’identificazione dei 28 terreni di Villa Litemo, che il governo nel suo rapporto sulla Terra dei fuochi ha indicato come inquinati e su cui pende la spada di Damocle dell’eventuale emanazione del divieto di coltivazione, mentre è già deciso lo stop alla commercializzazione. Dopo circa due settimane di lavoro, incentrate soprattutto sulla «decriptazione» delle coordinate fornite dai ministeri dell’Ambiente, dell’Agricoltura e della Salute, amministratori e tecnici sono comunque riusciti a raggiungere qualche obiettivo. «Tutti i terreni classificati a “rischio quattro”, ovvero quelli che si avvicinano maggiormente al massimo grado di pericolo, si trovano in aree che non sono utilizzate per la coltivazione», dice il sindaco Nicola Tamburrino, che cerca di calmare l’ambiente, oramai in fibrillazione dopo che sono stati pubblicati i dati in cui Villa Litemo è stata segnalata come l’area dove ci sono la maggior parte dei terreni inquinati.

Aree non coltivabili in provincia di Caserta

Secondo i risultati prodotti dal Comune, dunque, i terreni a «rischio quattro» sono tutti ubicati al confine con CastelVolturno, «in un’area che ha una falda acquifera superficiale ed è interessata dalla presenza di acqua proveniente dal mare, quindi inadatta alle coltivazioni» Continua la lettura di Nel casertano agricoltori in trincea, ci dicano che fare

L’Abruzzo terra dei veleni, acqua inquinata per 700 mila persone

«L’acqua contaminata è stata distribuita in un vasto territorio e a circa 700 mila persone senza controllo e persino a ospedali e scuole». È il duro passaggio della relazione dell’Istituto Superiore di sanità che ha analizzato per l’Avvocatura dello Stato le acque contaminate dalla mega discarica di veleni tossici nel pescarese. «La qualità dell’acqua è stata indiscutibilmente significativamente e persistentemente compromessa», prosegue la Relazione dell’ISS depositata agli atti del processo di Chieti dove sono sotto processo i vertici di Montedison e Solvay con oltre 20 indagati dopo l’inchiesta del Corpo Forestale. Il guasto «per effetto dello svolgersi di attività industriali di straordinario impatto ambientale in aree ad alto rischio per la falda acquifera e per le azioni incontrollate di sversamento», spiega il documento.

Il fiume Tirino all'altezza del polo chimico di Bussi, nel pescarese
Il fiume Tirino all’altezza del polo chimico di Bussi, nel pescarese

 

«La mancanza di qualsiasi informazione relativa alla contaminazione delle acque con una molteplicità di sostanze pericolose e tossiche, solo una parte delle quali potrà essere tardivamente e discontinuamente oggetto di rilevazione nelle acque, ha pregiudicato la possibilità di effettuare nel tempo trattamenti adeguati alla rimozione delle stesse sostanze dalle acque». Continua la lettura di L’Abruzzo terra dei veleni, acqua inquinata per 700 mila persone

Emergenza ambientale, ultime novità dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere

Martedì 18 marzo 2014 sono stati auditi dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato a seguito dell’indagine conoscitiva sugli effetti dell’inquinamento ambientale sull’incidenza dei tumori, delle malformazioni feto-neonatali ed epigenetica, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Avellino e il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il Procuratore Corrado Lembo, dopo una relazione introduttiva, ha fornito informazioni sul protocollo di salvaguardia ambientale promosso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, sulle criticità ambientali sussistenti nella provincia di Caserta, sulle particolari metodiche investigative seguite e sulle recenti innovazioni giurisprudenziali in tema di nesso di causalità. Inoltre il Procuratore di Santa Maria Capua Vetere ha lasciato alla Commissione un documento scritto riepilogativo delle più recenti indagini in materia ambientale della Procura Sammaritana.

Scarica il file della Relazione sulle ultime Indagini nella Terra dei Fuochi

Misteri d’Italia, le verità nascoste

Finalmente dopo 16 anni (7 ottoble del 1997) nello scorso autunno su pressione del Movimento 5 Stelle e l’impegno in prima persona del Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini è stata desecretata e resa pubblica l’audizione del collaboratore di giustizia Carmine Schiavone alla Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul Ciclo dei Rifiuti, la cosidetta Commissione Ecomafie.

Scarica il file dell’audizione del collaboratore di giustizia Carmine Schiavone