Nick o’merican, al secolo Nicola Cosentino, che era potente davvero lo sanno anche le pietre, ma che un Prefetto della Repubblica dia al casalese le chiavi di un ingresso laterale della Reggia di Caserta dimostra la sua ferocia (le chiavi furono consegnate quando Cosentino era sottosegretario e quindi in un periodo successivo all’epoca del presunto incontro in prefettura – dichiara il legale Stefano Montone – nda). I Cosentinos nelle pubbliche amministrazioni si sono rivelati molto abili ed astuti, dai prefetti ai funzionari regionali e comunali, tutti indiscriminatamente al loro servizio. Oggi arriva la stangata pre-pasquale, il Riesame ha confermato la custodia in carcere per l’ex sottosegretario Cosentino, accusato di estorsione e illecita concorrenza aggravata dal metodo mafioso nell’ambito dell’inchiesta su un presunto monopolio nella distribuzione dei carburanti nel Casertano. Il provvedimento è stato depositato nel pomeriggio.
Una curiosità dell’udienza di ieri al Tribunale del Riesame a Napoli chiamato a decidere sulla richiesta di scarcerazione: non c’erano abbastanza agenti di Polizia penitenziaria e l’ex deputato Cosentino non poteva sedere al fianco dei propri avvocati, è rimasto nell’area delimitata dalle sbarre. I legali dell’ex parlamentare avevano chiesto che all’ imputato fosse concesso di sedere accanto a loro per esaminare i nuovi atti depositati dai pm Antonello Ardituro e Fabrizio Vanorio. Tuttavia nell’aula non c’erano agenti di polizia penitenziaria in numero sufficiente, secondo il regolamento, per garantire la sorveglianza dell’imputato e il presidente ha respinto la richiesta dei legali. Cosentino è così rimasto nell’area, chiusa da sbarre, destinata ai detenuti. Lungo è l’elenco dei documenti, atti, informative e conversazioni depositate dai Pm durante l’udienza al Tribunale del Riesame: dalle conversazioni con l’assessore Regionale alle Attività Produttive Fulvio Martusciello (Nicola: «Ma quel passaggio non l’hai fatto ancora?». Fulvio: «Quale?». Nicola: «Quel passaggio dei veterinari…» – nda) a quelle con il sindaco di Caserta Pio Del Gaudio: «Caro Nicola, a proposito della proposta fattami stamattina quando ti ho telefonato da De Siano ho bisogno del tuo ok. Non accetto, se tu non condividi, ho sempre sostenuto la necessità di un partito dei sindaci, come tu mi hai detto più volte, ma io sono tuo amico, mi hai fatto diventare sindaco, sono legato a te, sarò sem- pre un tuo riferimento. Bacioni».