Quello della gestione dei rifiuti è “il settore più inquinato” dalla criminalità organizzata e quello con “il più alto numero di interdittive antimafia. Interdittive che riguardano rapporti con le organizzazioni criminali nella regioni del Sud, ma non solo. Tale presenza legata anche agli ampi margini di guadagno”. Lo ha detto il presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone in audizione alla commissione parlamentare sulle Ecomafie. Nel corso dell’audizione, come sintetizza una nota della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, Cantone ha ribadito lo stretto legame che esiste tra la criminalità organizzata e il settore dei rifiuti, che ha interessato anche esperienze di società miste pubblico-private. Il presidente dell’Anticorruzione si è poi soffermato sul tema delle bonifiche e sulla necessità di individuare il giusto equilibrio tra semplificazione e trasparenza. E ha sottolineato, inoltre, come sia stata corretta la scelta del governo di centralizzare alcuni interventi, come quello della bonifica dell’area di Bagnoli. Il magistrato si è soffermato anche sull’uso del sistema delle white list nell’aggiudicazione degli interventi nel settore ambientale, auspicando che tra i motivi di esclusione delle imprese siano ricompresi i reati ambientali – in alcuni casi anche contravvenzioni – e la corruzione. Segnalando l’importanza strategica della trasparenza, scelta che è fortemente richiesta dai cittadini e dalle stesse imprese. In conclusione ha annunciato il prossimo commissariamento di società che si occupano di rifiuti nella zona del sud del Lazio e in Campania. “Abbiamo chiesto il commissariamento di una società della provincia di Caserta che si occupa di smaltimenti rifiuti anche nel basso Lazio e che aveva l’appalto anche per Gaeta, destinataria di un’interdittiva antimafia” – riferische l’ex pm della Procura di Napoli al termine dell’audizione. La società in questione è la Ecocar. L’interdittiva era stata notificata a metà luglio dalla Prefettura di Roma e subito dopo sulla vicenda era intervenuto anche il sindaco di Gaeta. “Anche il settore delle bonifiche rischia di essere uno di quelli ad altissima presenza criminale” e “i meccanismi di ulteriore semplificazione potrebbero favorire, paradossalmente, meccanismi di scarsa trasparenza”. “Esistono realta’ nelle quali c’e’ assoluta emergenza di intervenire con le bonifiche”, ha aggiunto Cantone, parlando di “territori dove si deve agire su fenomeni collegati a un illecito versamento di rifiuti o a un’industrializzazione del passato”.