“La scelta del clan è stata quella di affidarsi a imprenditori non organici ma che potevano avere entrature, contiguità e agganci con la politica, che a sua volta poteva agevolare l’aggiudicazione e la realizzazione dell’appalto, come puntualmente è avvenuto”, ha spiegato il procuratore facente funzioni di Napoli, Nunzio Fragliasso. I fratelli Cesaro di Sant’Antimo hanno avuto sempre il fiuto per gli affari. Dal settore edilizio a quello sanitario, passando per quello immobiliare e sportivo. Agganci politico-amministrativi a tutti i livelli istituzionali, dal livello locale al Parlamento dove siede, sopito tra i banchi di Forza Italia, Luigi Cesaro alias “polpetta”. Continua la lettura di Una tempesta giudiziaria travolge la famiglia del deputato Luigi Cesaro alias polpetta
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Gaetano Cerci, l’uomo dei traffici di veleni che incontrò Licio Gelli
Squadra e compasso. Grembiulino e affari. Sangue e piombo. La camorra alla fine degli anni ’80 entra nel business puzzolente della monnezza. Miliardi a palate. Qualcuno dice a camionate. Pecunia non olet. Dapprima i titolari di discariche del casertano e del napoletano entrano nello sporco affare. Poi devono ausiliarsi della mano criminale dei camorristi. Faccendieri con giacca, cravatta e le giuste amicizie contrattano con gli industriali del Nord. Ma da soli, gli imprenditori monnezzari non possono accedere dappertutto. Continua la lettura di Gaetano Cerci, l’uomo dei traffici di veleni che incontrò Licio Gelli
Condannati gli inventori delle ecomafie, hanno trasformato terra di lavoro a terra di morte
Un accordo malsano tra imprenditoria del Centro/Nord Italia assetata di denaro facile e imprenditoria criminale nostrana ha messo le basi alla distruzione coatta della nostra straordinaria terra. Quella che un tempo era famosa nel mondo come Campania Felix, Terra di Lavoro, oggi è tristemente famosa per la devastazione ambientale. Un disastro che è sotto gli occhi di tutti, basta fare un giro nelle periferie delle città tra le province di Napoli e Caserta. Un disastro ambientale sancito dal processo madre alle ecomafie. Continua la lettura di Condannati gli inventori delle ecomafie, hanno trasformato terra di lavoro a terra di morte
Confiscati beni per 21 milioni di euro all’imprenditore Paolo Diana alias “scarpone”
I finanzieri del Gico di Napoli hanno confiscato il patrimonio del valore di 21 milioni di euro, tra beni mobili e immobili, di Paolo Diana, imprenditore nel settore dei trasporti e del commercio di autoveicoli. Diana, noto con il soprannome di “Scarpone”, e’ considerato legato alla fazione guidata dal capoclan Francesco Bidognetti, alias “Cicciotto e Mezzanotte”. La confisca ha riguardato 24 fabbricati e 44 terreni ubicati a Castel Volturno, Roma e Villa Literno, 2 auto, 52 conti-correnti, 9 pacchetti azionari e 4 societa’. È stato il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ad emettere il provvedimento definitivo nei confronti di questo esponente di spicco dei “Casalesi”, sulla base delle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia e sulla scorta delle indagini svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria partenopeo. Continua la lettura di Confiscati beni per 21 milioni di euro all’imprenditore Paolo Diana alias “scarpone”
La Dia confisca beni per 6 milioni di euro a Francesco Bidognetti e ai suoi uomini
Gli uomini della Dia di Napoli hanno eseguito tre diversi provvedimenti di confisca di beni per un valore complessivo di oltre 6 milioni, nei confronti di soggetti ritenuti appartenenti al clan dei Casalesi. Il primo provvedimento, emesso dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, riguarda la confisca di 3 immobili, 2 masserie e 13 terreni in provincia di Caserta per un valore di oltre 3 milioni, intestati a terzi ma riconducibili, secondo gli investigatori, a soggetti al vertice della fazione dei Bidognetti. Continua la lettura di La Dia confisca beni per 6 milioni di euro a Francesco Bidognetti e ai suoi uomini