Nelle prime ore della mattinata odierna, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata da questa Procura della Repubblica, i Carabinieri della Compagnia di Mondragone hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di 9 persone, degli arresti domiciliari nei confronti di altre tre e del divieto di dimora nella Regione Campania nei confronti di ulteriori tre, tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, di lesioni personali (art. 582 c.p.), danneggiamento (art. 6325 c.p.), estorsione (art. 629 c.p.), detenzione e porto in luogo pubblico di armi da fuoco (artt. 2 e 4 L. 895/1967), con l’aggravante del metodo mafioso (art. 7 L. 203/91). I soggetti colpiti dal provvedimento cautelare si identificano in Aliberti Salvatore, Caramanica Rita, Cascarino Giovanni, Della Valle Tommaso, Gallo Antonio, Licheri Donatella, Miragli Antonio, Razza Antonio, Pagliuca Achille, Palumbo Vincenzo, Sbordone Alessandro, Sciaudone Antonio, Somma Vincenzo, Somma Anna e Verde Antimo. Le indagini che si inquadrano nell’attività di contrasto al clan dominante nell’area mondragonese del litorale domizio, sono iniziate nel 2012 ed hanno permesso di ricostruire l’illecita attività estorsiva posta in essere ai danni di un agente assicurativo locale e di un commerciante di abbigliamento. Gli indagati, forti dell’appartenenza all’organizzazione criminale, mediante continue e reiterate minacce anche ed in alcuni casi anche con l’uso di armi da fuoco, hanno costretto le loro vittime in un caso ad emettere e rilasciare polizze assicurative per auto e motoveicoli a loro in uso senza il pagamento di alcun compenso e nell’altro a pagare la tangente per l’apertura di una nuova attività economica. Di estrema importanza, al fine della compiuta ricostruzione dei fatti, è stata la collaborazione di due delle delle parti offese: il titolare di un’agenzia di assicurazioni di Mondragone ed un commerciante di abbigliamento. Tra le condotte illecite contestate da questo ufficio merita attenzione quella di CASCARINO Giovanni, che pur trascorrendo la sua latitanza all’estero, (poiché sottrattosi all’esecuzione di provvedimento restrittivo della libertà personale), è riuscito a mantenere rapporti personali e non, con esponenti criminali di Mondragone. Da quest’ultimi ha ricevuto, nel corso del tempo, vari favori. Si è accertato, in particolare, come abbia chiesto a SBORONE Alessandro ed ALIBERTI Salvatore di “dare una sonora lezione”, poi concretamente impartita, ad un cittadino straniero colpevole, a suo dire, di avergli fatto uno “sgarro personale”, poiché aveva raccontato di relazioni private dello stesso CASCARINO. Durante l’esecuzione dei provvedimenti sono state eseguite anche perquisizioni locali e personali. Tra i destinatari del provvedimento vi è l’attuale reggente del locale clan camorristico GAGLIARDI-FRAGNOLI.