La patata è per definizione chiamata il fiore di maggio. La piana del Pantano acerrano a cavallo tra le province di Napoli e Caserta è il regno della patata. Ettari su ettari di terreno argilloso coltivati a tuberi, compresi quelli che costeggiano il termovalorizzatore e la famigerata Montefibre. La valle suessolana, tra Calabricito e la Lenza Schiavone, è la terra di sversamenti illeciti. Lì i fratelli Giovanni e Cuono Pellini hanno salde le loro radici. In quella zona maledetta, un tempo cuore della Campania felix, alcuni imprenditori del settore ambientale hanno sversato tonnellate e tonnellate di rifiuti tossici e nocivi. Diossine, policlorobifenili, furani, morchie industriali, fanghi di depurazione: le campagne di Acerra sono imbottite di veleni e sostanze tossiche; imprenditoria criminale, politica asservita e forze dell’ordine colluse hanno provocato un disastro ambientale irreversibile. È degli ultimi giorni la scoperta da parte del nucleo di guardie ambientali acerrane di un terreno di due ettari e mezzo zeppo di rifiuti coltivato a patate.
La segnalazione è giunta agli ambientalisti volontari, vere sentinelle del territorio, da parte di un contadino nella scorsa settimana. Stamattina sono iniziati gli scavi: inerti, scarti ospedalieri, siringhe, plastica bruciata, i tecnici dell’Arpac hanno campionato il terreno in località Lenza Schiavone, all’incirca grande tre campi di calcio. Che ci fanno milioni di bastoncini di plastica nel terreno? Come sono arrivati lì? Saranno frutto di uno spandimento di “compost” di veleni? I bastoncini plastificati dei cotton fioc si trovano soprattutto nei fanghi di depurazione: come ci sono arrivati in quel terreno, quando e trasportati da chi? Il povero vigile acerrano Michele Liguori, o’ vigile chiatto co à barb, ne aveva fatto una ragione di vita, si è spento alla fine di gennaio colpito da due tumori. I cittadini chiedono solo la verità! Cento uomini in più per la Terra dei fuochi. Lo annuncia il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al termine del vertice svoltosi in Prefettura. Gli uomini saranno affidati, nella misura di 50 e 50, ai prefetti di Napoli e Caserta e verranno destinati soprattutto alla Terra dei fuochi. Saranno soldati e non poliziotti. “E rimarranno – puntualizza il ministro – finchè sarà necessario”. “Lavoreremo su tre livelli: il primo consiste nel punire i responsabili. Il secondo nella bonifica delle aree evitando il rischio di ulteriori infiltrazioni. Terzo: evitare il grande paradosso per cui magari le aree bonificate vengono riutilizzate per nuove sversamenti illegali e nuovi depositi abusivi”, ha detto Alfano. “Il messaggio che da oggi nasce da questa collaborazione è: “Bonifiche Camorra Free” Dobbiamo visionare e stare attenti a tutti gli appalti in Campania”.